KADō MAGAZINE

Festa della donna

Festa della donna

Il linguaggio dei fiori oltre le discriminazioni

Ci mette sempre in difficoltà dover scrivere riguardo alla festa della donna, ci prende una strana paura di inciampare in un passo falso, camminando nel terreno minato del politicamente corretto.

Trattare di diritti delle donne, ma soprattutto di diritti violati, è delicato e si rischia sempre di scontentare qualcuno. Non si vorrebbe mai cadere nella tentazione di sciorinare discorsoni pedagogici obbligati e scontati ma nemmeno sorvolare sul fatto che in una giornata che dovrebbe essere per tutte le donne, ne esistono invece troppe che non hanno nulla da festeggiare. Premesso quindi che vogliamo farlo con delicatezza, vorremmo comunque celebrare a nostro modo la giornata internazionale dei diritti delle donne con il linguaggio che ci è più consono, quello dei fiori. Offrire fiori alle donne non è “guardare altrove” oltre le discriminazioni e le violenze che non cessano nemmeno l’otto marzo, ma anzi vorrebbe essere un gesto di amore per dire “voi valete”. Ipocrisia? C’è chi lo sostiene, ma noi, inutile dirlo, non siamo d’accordo. Le ricorrenze vanno celebrate proprio con questo scopo, come riconoscimento di tutti i traguardi ottenuti e auspicio per un cambiamento ulteriore.

Icona di femminilità contemporanea, Drusilla Foer, il personaggio interpretato sul palco di Saremo da Gianluca Gori, ha parlato con eleganza di “unicità”, ed è l’unicità di ogni donna che si celebra l’otto marzo.

Per comprendere la propria unicità è necessario capire di cosa è composta, le ambizioni, i valori, le convinzioni, i talenti”. Ognuna è una creatura unica e in quanto tale dovrebbe poter incarnare la femminilità a modo suo senza imposizioni. Nessuna donna dovrebbe essere limitata da un ruolo, da un abito, da aspettative o pregiudizi perché le donne sono amiche, amanti, madri, figlie, colleghe, professioniste, ognuno con le sue ambizioni, valori, convinzioni, talenti… appunto!

La mimosa è simbolo internazionale di forza e femminilità per la sua capacità di fiorire anche in terreni difficili e di colorare con vivacità il finire della stagione invernale. Nessuna si offenda perciò se qualcuno le porgerà il giallo rametto, che piaccia o meno è il gesto che conta.

Se volete andare oltre al classico rametto, vi proponiamo due idee per valorizzare al massimo il fiore: effetto Wow garantito.

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