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Autunno in campo 1024 683 kado flower farm

Autunno in campo

Farm

Hardy annuals

Cosa si fa in campo adesso che la bella stagione è finita?

Mi chiedete in tanti cosa si fa in campo adesso che la bella stagione è finita. Ti sorprenderà sapere che questo è uno dei momenti più intensi dell’anno.
Ecco cosa si deve fare. Lavorare il terreno delle nuove prose, sistemare l’impianto di irrigazione, mettere a dimora i bulbi di tulipani, giacinti, narcisi, ranuncoli e anemoni, ma – cosa più importante! – bisogna seminare e poi trapiantare le così dette “hardy annuals”.

Hardy annuals, tradotto: annuali resistenti


Sono quelle varietà di piante non perenni, e che quindi vanno seminate ogni anno, che giovano del freddo invernale. Sembra un paradosso e invece è così: se la prendono comoda e vogliono i mesi invernali per mettere radici stabili e diventare forti in modo da essere pronte appena la primavera si affaccia, senza perdere un giorno di tempo.

Se venissero seminate in primavera arriverebbero a fioritura quando ormai le temperature estive le metterebbero in difficoltà. Si parte quindi ora a seminarle in semenzaio, in piccoli alveoli di terriccio, protette dalla struttura in legno e policarbonato che abbiamo costruito l’anno scorso. Le piantine già pronte seminate invece un mese fa si possono ora spostare in piena terra: le proteggeremo con un piccolo tunnel dal vento gelido dell’inverno e loro staranno benone. Camomilla, delphinium, achillea, papaveri, campanule, nigella, lathyrus sono solo poche tra le decine di varietà che si possono seminare in autunno.

Sentimenti contrastanti

Non ti nascondo che, osservandole, le emozioni sono contrastanti! Gioia nell’assaporare ciò che si prepara per l’anno prossimo, frustrazione per i semi che non sono germogliati… chissà perchè, ansia per la paura che qualcosa vada storto prima delle fioriture. Fatto sta che mi trovo di fronte a un piccolo grande miracolo! La genetica incredibile di un fiore racchiusa dentro un semino grande talvolta come un granello di polvere.

Quello che mi auguro è di veder nascere tanto e di poterti invitare presto in campo per permetterti di raccogliere ciò che ti piace di più immerso nella bellezza di un prato fiorito.
Incrocia le dita insieme a me e aspettiamo.
Tendenze 1024 683 kado flower farm

Tendenze

Trend

I trend 2024 per il tuo matrimonio

Intercettare i cambiamenti nei gusti degli sposi fa parte del mio lavoro: a volte propongo queste novità, lasciandomi ispirare da ciò che vedo e che mi piace.

Parlare di trend è sempre rischioso poiché dipendono da molteplici fattori. Difficile quindi generalizzare ma, essendo professionista del settore, da anni riesco a intercettare alcuni sottili cambiamenti nelle scelte e nei gusti degli sposi e soprattutto delle spose che si rivolgono a noi. Spesso sono proprio io a proporre la “novità” lasciandomi ispirare da ciò che vedo e che mi piace.

Trend numero uno, il FLOWER BAR!


Si tratta di un corner molto affascinante, una piccola postazione di lavoro per il fiorista che crea dal vivo coroncine di fiori pronte per essere indossate dagli ospiti che così entrano nel mood dei festeggiamenti. In altre parole, è puro intrattenimento: gli invitati vengono coinvolti e si divertono a scattare foto con i fiori in testa.
La prima volta che l’ho fatto pensavo che nessuno si sarebbe avvicinato e invece è stato un successo! Ragazzi e ragazze hanno subito apprezzato l’idea e nessuno si è tolto le coroncine fino alla fine della festa, una vera soddisfazione! Il Flower bar serve anche per confezionare e donare agli invitati i fiori dei tavoli dopo averli sparecchiati, un cadeaux molto molto gradito per non buttare i fiori ancora bellissimi.

Trend numero due, MIX & MATCH DI TAPPETI VINTAGE

Ero in cerca di un’alternativa ecologica alla passatoia usa e getta e una volta tanto la moda è stata dalla mia parte. I tappeti vintage stile orientale sono la soluzione estetica e riutilizzabile che cercavo! Ne ho acquistati alcuni e l’effetto è bellissimo. Ho optato per colori sabbia molto neutri che si sposano non solo con lo stile boho ma anche con allestimenti più eleganti.

Trend numero tre, BUVETTE ALL’USCITA DALLA CHIESA.

Un piccolo angolo bar self service allestito con dispenser di acque fresche aromatizzate, curato nei dettagli estetici è naturalmente bello da vedere ma soprattutto è una coccola per gli ospiti che gradiscono il refrigerio dal caldo estivo in attesa degli sposi.

Trend numero quattro, TAVOLATE IMPERIALI e COLORI ESPLOSIVI

Sempre di più il ricevimento ha come parola d’ordine la convivialità e il tavolo imperiale è ciò che più aiuta a sentirsi tutti insieme una grande famiglia che fa festa. Le plance dei tavoli rettangolari possono essere più o meno ampie, ma c’è sempre spazio per i fiori che con colori forti accendono la mise en place di luce e allegria. Fucsia, arancio, corallo, ciliegia, ecco i colori che più spiccano e che garantiscono un effetto “wow”.

 

Trend numero cinque, LA COSMEA

Sempre più spose desiderano avere nel bouquet le corolle delicate e poetiche della cosmea o cosmos. Un fiore facile da coltivare ma difficilissimo da utilizzare. È una pianta erbacea annuale rigogliosissima che più viene potata più rifiorisce disponibile in tantissime varianti di colore, ma gli steli recisi sono sensibili al caldo e all’assenza d’acqua e le corolle sono talvolta fragili. Noi in Farm la coltiviamo quindi ho il vantaggio di averla “appena colta” e posso quindi proporla senza troppa ansia. È la cosmea ad avermi incoraggiato nel progetto di floricoltura: quando i primi tentativi fallirono, fu l’unica fioritura incredibile e inaspettata quell’anno e mi diede il coraggio di continuare!

 

E infine, un consiglio

Ora basta con i trend ma un ultimo consiglio rivolto alla futura sposa: non trascorrere questo tempo guardando Instagram e Pinterest, ma vivi ogni istante del tuo matrimonio spensierata, con intorno chi ti vuole bene.

 

Grandi novità 1024 683 kado flower farm
Daniele di Kadò raccoglie nel campo i fiori della flower farm

Grandi novità

GRANDI NOVITÀ

KaDò diventa Flower Farm

KaDò cresce e affianca al negozio-officina un progetto di floricoltura per produrre fiori seguendo la stagionalità: un cambiamento voluto, gioioso ma anche faticoso.

 

Cambiamento!

Il cambiamento è necessario, gioioso e creativo ma faticoso. Da alcuni desiderato, da altri temuto, spesso inevitabile. Il cambiamento è talvolta repentino ma più spesso lento, un processo in divenire. Un percorso quasi sempre a ostacoli, ostacoli che possono essere reali o immaginari, fisici o mentali. Piccoli o grandi che siano, sono tanti e si frappongono per testare la nostra convinzione, forza di volontà, ostinazione. Ci costringono a riflettere sul perché affrontiamo questo processo di cambiamento e soprattutto su come e dove vogliamo arrivare.

Anche KaDò cambia, ieri oggi e domani, da sempre! Perché è vivo, è un progetto fatto di persone che maturano desideri nuovi e quindi intraprendono sentieri diversi. Chi ci segue sa che è nato tutto in una piccola bottega con tanta improvvisazione, che da lì è diventato una società, che il negozio si è ingrandito, che la consapevolezza è maturata insieme a una nuova professionalità. Un secondo trasloco ci ha portato in “officina” e infine… siamo arrivati qui. Davide oggi interpreta il suo mestiere come libero professionista viaggiando molto in tutta Italia, e io che scrivo sono rimasto a capo di Kadò che oggi è ufficialmente FLOWER FARM.

Cos’è una Flower Farm?

Ne avrai già sicuramente sentito parlare: una flower farm è una floricoltura con particolari caratteristiche, produce fiori seguendo la stagionalità senza forzature e senza uso di prodotti chimici dannosi, sfrutta piccole superfici con colture a rotazione e rigenerazione del suolo, si rivolge a un mercato locale. Tutto questo per ridurre l’impatto ambientale ma anche per proporre fiori nuovi e dunque un’estetica diversa, fatta di poesia, ispirata alla natura. Equilibri spontanei studiati con cura per esaltare la bellezza di steli e corolle e delle loro forme, colori e linee.

Molte domande

In questi mesi mi sono spesso sentito rivolgere molte domande.
Il negozio resterà? Ma sei rimasto da solo? Dov’è il campo che coltivi? Che cosa coltivi? Possiamo raccogliere i fiori direttamente sul posto?
Non posso rispondere dettagliatamente a tutto ma posso rassicurarti sul fatto che sì, il negozio in città resterà come lo conosci, e che no, non sono rimasto da solo, ho molti nuovi collaboratori e amici che mi supportano in questa fase di cambiamento; che il campo è a pochissimi chilometri da Piacenza ma ancora non è pronto per l’autoraccolta, c’è ancora tanto, tantissimo da fare!
Il cambiamento di cui parlavo all’inizio è in atto e necessita ancora di tanti sforzi, ma è avviato e inizio a raccogliere i primi frutti, anzi… fiori! Ogni volta che porto in negozio o da un cliente il piccolo raccolto si ravviva la speranza che presto il campo sarà strapieno di fiori e di persone che potranno ammirarli e acquistarli.

Con questo pezzo, che ho faticato a scrivere e che si fa attendere da mesi, voglio soprattutto spiegarti il perché di questo cambiamento.
Ho bisogno di bellezza e questo bisogno lo avverto in tutti noi, in questa società spesso affaticata e stressata.
Un prato fiorito forse non cambia il mondo ma cambia sicuramente il viso delle persone, le fa sorridere, le sorprende, svolta la loro giornata, dona un momento di felicità.

Non resta che augurarci a presto, nella nuova KaDò Flower Farm!