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VERDE INDOOR 1024 671 kado flower farm

VERDE INDOOR

Come curare le nostre piante senza chimica

VERDE INDOOR: NIENTE PANICO! ANCHE IL TUO POLLICE È VERDE

I problemi legati alla cura del verde di casa, malattie parassiti concimazione e alcuni suggerimenti bio fai da te

Avete mai avuto quella bruttissima sensazione di ansia di fronte agli scaffali immensi di un qualsiasi garden center, stipati di prodotti chimici di ogni tipo! Non si sa davvero come cominciare, i prodotti sono generici oppure specifici per malattie e parassiti di cui non si sa nemmeno il nome, per non parlare dei prodotti di concimazione… a questo punto si è sull’orlo di una crisi di nervi. Normalmente a questo punto abbandoniamo sconsolati il reparto convinti che la botanica non fa per noi. Tranquilli, esiste una proposta alternativa e guarda caso è semplice, basta scegliere la Natura!

Per quanto riguarda la cura delle nostre piante da muffe e parassiti la nostra scelta è caduta sull’olio di Neem, prodotto di origine naturale ricavato dal frutto di un albero dalle proprietà incredibili ormai studiate e conosciute con esattezza scientifica. L’olio può essere emulsionato con sapone, altrimenti esistono prodotti idrosolubili pronti all’uso che presto saranno disponibili anche presso di noi, sono in viaggio appena partiti dall’India dove il Neem viene coltivato. Questo olio non è tossico e possiamo toccarlo e usarlo in casa senza paura ed è efficacie contro cocciniglia e muffe o funghi, i principali nemici delle nostre piante da appartamento e balcone. Una panacea per tutti i mali, provare per credere.

Per la concimazione invece ci siamo recati a Cremona, dove Andrea si dedica da alcuni anni alla lombricoltura per la produzione biologica di Humus. L’humus è il prodotto della digestione dei lombrichi della materia organica di scarto di allevamenti animali, partecipa dunque al ricircolo virtuoso della materia organica e fornisce una dose di energia e forza alle nostre piante. Facilmente biodisponibile e assorbibile dalle radici delle piante che non ne vengono danneggiate, basta rischi di sovraddosaggio o pericolose carenze di chissà quale sconosciuto microelemento, la soluzione ancora una volta viene dalla Natura, incredibile maestra di vita. Si avvicina la primavera dunque, momento in cui consigliamo il rinvaso delle nostre piante da appartamento e momento in cui si comincia a pensare alle prime fioriture dei nostri terrazzi o giardini. E’ importante in questa fase dedicarsi al terreno scegliendo quello giusto, quello che doneremo ora alle piante loro potranno restituircelo in vigore e salute! Il consiglio quindi è di miscelare humus di lombrico al terreno e vaporizzare regolarmente le foglie con olio di Neem.

Kadō ha scelto la Natura, non la chimica… e voi?

OGGI SPOSI 1024 671 kado flower farm

OGGI SPOSI

oggi sposi

Liberi dagli schemi della tradizione

SONO SOPRA I TRENT’ANNI, CONVIVENTI E SPESSO CON FIGLI. NON MANCANO SPOSI DI NAZIONALITÀ MISTA E LE COPPIE OMOSESSUALI. ECCO IL LORO IDENTIKIT…

Ma quante volte ci siamo sentiti chiedere “ma si sposano ancora?”, una domanda che è un tormentone! Questo perchè la percezione comune è che in pochi credano ancora nell’amore per sempre, in quell’idea romantica di unione tra due persone che si amano e che vogliono che questo amore sia per la vita. Di solito chi lo chiede lo fa con un sorriso complice sulle labbra, ma tutto sommato vuole sentire una sola risposta… “sì, si sposano ancora!”. Perchè tutti sotto sotto vogliono crederci a questo amore eterno, che resiste a quest’epoca di individualisti, di stress e di decisioni prese in fretta e furia e infatti è così, perchè noi di matrimoni ne vediamo tanti. Naturalmente il profilo delle coppie di sposi è cambiato, noi lavoriamo nel settore da soli sette anni e possiamo offrirvi uno sguardo su uno spaccato sociale molto parziale, ma tutto sommato attendibile. Ecco il profilo degli sposi contemporanei.

Sono per la stragrande maggioranza sopra i trent’anni, rarissimi i ventenni che si avventurano in un giuramento d’amore così impegnativo, non sono rari sposi quarantenni e perchè no, cinquantenni. Naturalmente questa scelta è dettata da molteplici motivi legati alle difficoltà economiche e lavorative ma anche dal fatto che questa decisione non è data per scontata ma viene maturata come scelta molto consapevole, non vale più il “così fan tutti”.  Un gran numero di coppie che arriva alla promessa hanno già figli, quasi sempre uno solo ma a volte anche di più. Le coppie convivono già da anni e con la convivenza arriva spesso anche un nuovo membro in famiglia, questa scelta è ormai slegata dal matrimonio per tante persone. La responsabilità di un amore incondizionato per i figli non viene delegata all’istituzione del matrimonio, che sia esso religioso o civile. Inoltre la coppia contemporanea è naturalmente ormai slegata da stereotipi di genere, il matrimonio omosessuale è un evento sempre più frequente, forse ancora più amato e sentito proprio perchè frutto di una lotta durata tanto tempo, sicuramente troppo. Tante coppie sono di nazionalità mista, non pochi gli italiani che sposano europei o extraeuropei e che decidono di festeggiare il matrimonio in Italia. Sul nostro blog abbiamo già scritto della nuova tendenza in crescita del wedding tourism, cioè della scelta di tanti stranieri di scegliere l’Italia come cornice del matrimonio. Noi ne abbiamo conosciuti tanti nonostante Piacenza non sia una delle destination wedding, ma sono tanti i piacentini nel mondo e altrettanti quelli affezionati alla notra terra e che sono fieri di invitare a casa ospiti lontani. In questo caso spesso gli sposi sono già uniti civilmente in un altro paese ma attendono di essere a casa per festeggiare con le persone che contano davvero per loro. Sarebbe interessante inoltre avere a disposizioni dati statistici sul numero di invitati, su questo non abbiamo un’idea precisa su cosa avvenisse negli anni passati, ma tra i nostri clienti il numero varia dai 60 ai 120 circa. Non mancano le eccezioni! Chi si sposa con una decina di amici intorno, chi invece non trova una location abbastanza capiente per la folla che hanno voluto invitare tutta insieme.

 

Parliamo ora di tendenze di stile nel campo floreale! Intramontabile il matrimonio in bianco, elegante e raffinato. Il romanticismo premia invece le tonalità pastello del rosa cipria e del lilla. Non mancano i temerari che osano con il bordeaux, rosso, ciliegia. Raro il giallo, ma in una stagione non manca mai, perchè luminoso e giovanile. Sempre più amato l’azzurro dell’oxypetalum e della speronella. Noi invece siamo specializzati in miscele di essenze floreali senza regole o limiti di colore, la gamma di colori spazia dai colori caldi ai freddi come in un vero arcobaleno. Freestyle, è questa la vera nuova tendenza, rendere le creazioni floreali il più spontanee possibili, come se fossimo di fronte a un prato fiorito, un roseto rampicante, un sottobosco e come piace dire a noi… come se fossero nati così da soli.

Ma al di là di statistiche e mode, al di là di tutte le frivolezze che potremmo raccontarvi, ci sta l’amore, quello duro e faticoso che si conquista ogni giorno. C’è l’emozione negli occhi dello sposo quando la sposa arriva, che si illuminano e si inumidiscono di lacrime leggere, c’è la mano della sposa che trema quando deve infilare quell’anello al dito e infine ci sono due persone che tornano a casa diverse, sanno di volere con tutte le forze che questo amore duri per sempre e che sanno che quello è e sarà il giorno più bello della loro vita.

streetstyle 1024 671 kado flower farm

streetstyle

FIORISTI DI STRADA

STREETSTYLE

FINALMENTE PER STRADA, CI RIAPPROPRIAMO DEGLI SPAZI DELLA NOSTRA CITTÀ COME ESPLORATORI NUOVI E LE MASCHERINE DIVENTANO UN ACCESSORIO TRENDY

Finalmente per strada, ma con stile… le mascherine diventano un accessorio del proprio outfit e fanno tendenza. Le stoffe scelte dai ragazzi di @Paggetto_official sono colorate, giovani e divertenti, noi abbiamo scelto queste, ma vediamo che sono in tanti quelli che si divertono ad abbinare le proprie mascherine agli abiti e che questo è un modo per scrollarsi di dosso la paura e di ritrovare il sorriso anche se nascosto ancora per un pò dietro quelle stoffe. Anche questo è uno dei modi con cui gli italiani reagiscono alle avversità, con la creatività imprenditoriale e con l’arte.

Ci riappropriamo degli spazi della nostra città come esploratori nuovi, con occhio attento e ci capita di notare cose a cui forse prima non avevamo fatto caso. Prima di cosa? Prima del lockdown naturalmente, prima di essere costretti a casa per mesi, fino a tre per i più sfortunati. Ora riprendiamo timidamente a camminare all’aria aperta senza paura di essere fermati e di dover giustificare il perchè! Semplicemente perchè lo vogliamo e queste sono di nuovo la nostra città, le nostre strade! Noi ad esempio abbiamo trovato questo angolo urbano che sembra uscito da una metropoli underground. Amiamo i graffiti e la street art e questo posto ne è un ottimo esempio, di come l’espressività artistica clandestina a volte possa valorizzare un luogo altrimenti anonimo e desolante.

Queste immagini che ci siamo divertiti a scattare con la nostra amica e professionista Marta Ombri rispecchiano molto la carica con cui abbiamo affrontato questi momenti difficili sotto vari aspetti ma molto stimoltanti. All’inizio, quando siamo stati costretti a chiudere e lo abbiamo fatto restii con paura e smarrimento e anche tanta rabbia per i fatti che ci circondavano. E poi quando abbiamo ricominciato a lavorare a porte chiuse, con gli ordini online e le consegne a domicilio, ci siamo adattati, dopo la ripartenza ne siamo stati quasi sopraffatti, tanto lo stress e ritmi di lavoro pressanti fino al limite, poi invece il tutto è diventato uno spunto creativo per lasciare spazio a nuovi metodi e nuove idee.

Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo guardato avanti, passo dopo passo lungo la nostra strada, e ora… navighiamo a vista! Di mese in mese si capirà quando gli eventi e i matrimoni potranno avere luogo di nuovo e quando la routine, se cosi possiamo chiamarla, riprenderà il nostro lavoro. Un anno diverso questo che nessuno, noi compresi, ci dimenticheremo. Dobbiamo ammettere naturalmente che siamo tra i fortunati, sia nella salute che nel lavoro, e di questo dobbiamo essere grati! Ora è tempo di pazienza, un tempo lento in cui tirare fuori dal famoso cassetto progetti mai dimenticati e tirarne fuori qualcosa di valido.

DELIVERY REVOLUTION 1024 671 kado flower farm

DELIVERY REVOLUTION

delivery revolution

Fioristi ai tempi del Covid

IMPENNATA NEGLI ORDINI ONLINE CON PIÙ DI 250 CONSEGNE NEI PRIMI DIECI GIORNI! TUTTI SI FIRMANO… “LONTANI MA VICINI”

Con ben più di 250 consegne nei primi dieci giorni, siamo stati catapultati nell’era di quella che non esitiamo a definire “delivery revolution”! Una rivoluzione digitale che era cominciata da un pezzo naturalmente ma che dal decreto chiusa Italia ha visto un’impennata esponenziale! Noi ce ne siamo accorti subito con enorme sorpresa appena abbiamo cominciato con le consegne a domicilio il 31 marzo, l’aspettativa era di una mezza giornata lavorativa che invece si è trasformata in una maratona da dieci ore al giorno no stop. Appena ci siamo resi conto della situazione ci siamo dati delle risposte per spiegare questo boom. Sicuramente passiamo tutti più tempo online e perciò siamo più sensibili alle proposte commerciali veicolate dai social network e chi ha la fortuna di aver impostato il proprio lavoro anche online e gode di una fan base consolidata ne raccoglie i frutti.

Inoltre abbiamo riscontrato motivi legati prettamente al nostro prodotto, i fiori… perché si regalano? Per dimostrare vicinanza! E quanto grande è il bisogno di vicinanza oggi!!! Tantissimi vostri biglietti allegati ai doni floreali terminano così… “lontani ma vicini!” Già! Proprio così, lontani ma vicini. Il desiderio di sentirsi vicini è ciò che spinge a donare i fiori perché attraverso il dono abbattiamo le distanze che ci separano, che a volte sono una manciata di chilometri che in questo momento storico diventano distanze invalicabili. Quanto è bello leggere sui volti delle persone oppure tra le parole di un messaggio,  la gratitudine dei clienti, mittenti o destinatari che siano, che si sentono di ringraziarci con il cuore con una intensità nuova, quasi commozione. In tanti avete dovuto mandare doni di condoglianze e anche questo è stato un motivo per contattarci e siamo felici di aver potuto contribuire a veicolare questo messaggio di affetto in giorni in cui non c’è rito di addio da condividere.

Infine sono tantissimi quelli che semplicemente hanno fatto un dono a se stessi, un bouquet di fiori freschi a casa oppure una bella pianta da appartamento, amiche verdi che trovano casa le chiamamiamo noi! Perché sentiamo tutti il bisogno di circondarci di bellezza e quando l’impasto lievitato di una pizza non basta a tirarci su il morale, ecco che i fiori e le piante fanno la differenza. Sicuramente le innumerevoli piattaforme di scambio di denaro stanno facilitando le cose, se pochi anni fa c’era la paura di usare carte di credi online ora ci si affida a paypal o satispay è il gioco è fatto, basta un click, parola di “pigri digitali”. Inutile dire quanto  siamo felici di questa delivery revolution, perché il nostro settore subirà un brutto colpo con l’annullamento di eventi e matrimoni, ma come sempre dobbiamo dire grazie a voi che ci date un’altra opportunità che vogliamo cogliere al volo. Grazie per esservi rivolti a noi per ricevere e donare e per sentirvi vicini anche se lontani! Felici di aver creato per voi perché è un onore poter ogni giorno consegniare bellezza!

La cena è fiorita 1024 671 kado flower farm

La cena è fiorita

flower gourmet

la cena è fiorita

CI SIAMO IMMAGINATI I PENSIERI DI UNA DELLE OSPITI DELLA NOSTRA CENA FIORITA, QUELLO CHE PUÒ AVER VISSUTO. CI PIACE PENSARE CHE RISPECCHI LA REALTÀ E FORSE È PROPRIO COSÌ. PER VOI NON RESTA CHE PROVARE!

Stasera cosa mi metto? Non sono mai stata ad una cena del genere, in un negozio di fiori… il titolo “le cena è fiorita!”, già il nome è tutto un programma. Quanti saremo? Non so decidermi tra le scarpe basse o quelle con il tacco alto che adoro. Penso sia una situazione piuttosto informale, ma se invece i ragazzi fossero “in tiro”? Che emozione, non vedo l’ora di arrivare, vedere tutto, godermi ogni dettaglio, ne ho sentito parlare tanto, chissà se sarà all’altezza delle mie aspettative. Ok ora però devo andare, il mio compagno è pronto da un pezzo, metto gli orecchini lunghi e scendo!

Eccoci arrivati, parcheggiamo e via, ci siamo. Ci sono le luci basse, fuori ormai è tutto buio e la luce dalla vetrina è stupenda! Si vedono tantissime candele accese, sono tantissime, l’atmosfera è pazzesca! Entriamo. Un profumo floreale si mescola ad un aroma molto invitante, mi accorgo solo ora di aver davvero fame, non ho mangiato quasi nulla a pranzo, avevo fretta, ma stasera la fretta è bandita… mi godrò ogni istante, con tutta calma! Quanta gente, il negozio è affollato, gente sorridente. Ecco i ragazzi, ci danno il benvenuto e predono i cappotti. Mi guardo attorno, quanti fiori… ovunque! Sui tavoli ci sono rose, tulipani, giacinti… e tanti altri fiori di cui non conosco il nome, che belli! Le tavolate sono tutte diverse, una più bella dell’altra, non si finisce di scoprire i mille dettagli.

Chiedo cosa siano queste sfere di muschio che racchiudono una piantina, si chiamano Kokedama, davvero curiosi. Poi ci sono tazzine da the, ma sono piene di cera e uno stoppino acceso, sono trasformate in candele, poi ci sono ceramiche a fiore piene d’acqua e candele galleggianti. Un bicchiere di benvenuto e qualche stuzzichino mentre aspettiamo gli ultimi invitati, ma quanti siamo? Saremo almeno quaranta, incredibile, come faremo a starci tutti, il negozio è grande ma ci sono piante dappertutto. Sembra di stare in una foresta. Si comincia, il primo piatto è già uno spettacolo, il salmone sottile è avvolto e sembra la corolla di una rosa. Mi hanno detto che la chef è giapponese, la cura dei dettagli è maniacale. La musica culla la mia mente mentre chiacchiero con le persone al nostro fianco, che bello condividere la tavola con altri, anche se non ci conoscevamo prima sembra di essere amici da tanto, sono molto a mio agio. Arriva la seconda portata, sono sempre più curiosa! Non ci credo, dentro questo involtino di carta di riso ci sono mille colori, sembrano petali di fiori… un momento, sono davvero petali! Incredibile! Un’esperienza per le papille e per gli occhi.

Segue una vellutata di piselli con bignè di menta e caprino, sapore fresco e curioso, i germogli di senape sono incredibili, sottili sottili ma racchiudono un aroma deciso e intenso, non lo avrei mai immaginato! Ora un piatto di carne, morbida e delicata, l’aroma è di zenzero e è accompagnata da frutta esotica, favolosa. I vini sono del territorio… ogni portata ha il suo calice, abbinamenti perfetti, in sala c’è il titolare dell’azienda vitivinicola, lo conosco, aspetta… gli chiedo qualche curiosità riguardo all’ultimo calice, è sempre illuminante parlarne con lui, ti fa apprezzare ancora di più i prodotti. E’ già arrivato il dolce, quasi mi dispiace però è la mia portata preferita, adoro i dessert! Eccolo, rosa e verde, che carino. Affondo il cucchiaino attraverso gli strati di creme al lampone e the verde e pan di Spagna. La crema al the verde è pazzesca, leggermente amara, la adoro! Ormai è tardi, la cena sta per concludersi, che peccato.

Ci alziamo ma non vogliamo andarcene, si chiacchiera così bene con tutti, ci scambiamo pareri sulle portate, ognuno ha preferenze diverse ma sono tutti concordi… è stato un successo! Ora però usciamo, è ora di tornare, saluto tutti, infilo il cappotto ed esco, fuori fa freddo davvero, lasciamo il tepore del negozio alle spalle. Mentre ci allontaniamo do un’ultima occhiata alle vetrine luminose. In realtà ci vengo spesso e ci tornerò presto, c’è sempre un’occasione per regalare fiori, ma stasera era diverso. Il negozio si è trasformato, sembrava di essere in un’altra dimensione, sospesa nel tempo. Rimarrà nei miei ricordi come un momento speciale, uno di quei momenti che fa piacere concedere a se stessi ogni tanto, una coccola, la frenesia di tutti i giorni lontana anni luce, solo io, i profumi, i sapori e… i fiori!

SI RINGRAZIA CHI HA PERMESSO DI REALIZZARE LA SERATA: LA CHEF CHIE E ROBERTO DELLA GASTRONOMIA DELICIOUS; ENRICO DI TORRE FORNELLO E I SUOI VINI.
TENDENZE WEDDING 1024 671 kado flower farm

TENDENZE WEDDING

tendenze wedding

Sulle ali di un drone

SONO SOPRA I TRENT’ANNI, CONVIVENTI E SPESSO CON FIGLI. NON MANCANO SPOSI DI NAZIONALITÀ MISTA E LE COPPIE OMOSESSUALI. ECCO IL LORO IDENTIKIT…

Ma quante volte ci siamo sentiti chiedere “ma si sposano ancora?”, una domanda che è un tormentone! Questo perchè la percezione comune è che in pochi credano ancora nell’amore per sempre, in quell’idea romantica di unione tra due persone che si amano e che vogliono che questo amore sia per la vita. Di solito chi lo chiede lo fa con un sorriso complice sulle labbra, ma tutto sommato vuole sentire una sola risposta… “sì, si sposano ancora!”. Perchè tutti sotto sotto vogliono crederci a questo amore eterno, che resiste a quest’epoca di individualisti, di stress e di decisioni prese in fretta e furia e infatti è così, perchè noi di matrimoni ne vediamo tanti. Naturalmente il profilo delle coppie di sposi è cambiato, noi lavoriamo nel settore da soli sette anni e possiamo offrirvi uno sguardo su uno spaccato sociale molto parziale, ma tutto sommato attendibile. Ecco il profilo degli sposi contemporanei.

Sono per la stragrande maggioranza sopra i trent’anni, rarissimi i ventenni che si avventurano in un giuramento d’amore così impegnativo, non sono rari sposi quarantenni e perchè no, cinquantenni. Naturalmente questa scelta è dettata da molteplici motivi legati alle difficoltà economiche e lavorative ma anche dal fatto che questa decisione non è data per scontata ma viene maturata come scelta molto consapevole, non vale più il “così fan tutti”.  Un gran numero di coppie che arriva alla promessa hanno già figli, quasi sempre uno solo ma a volte anche di più. Le coppie convivono già da anni e con la convivenza arriva spesso anche un nuovo membro in famiglia, questa scelta è ormai slegata dal matrimonio per tante persone. La responsabilità di un amore incondizionato per i figli non viene delegata all’istituzione del matrimonio, che sia esso religioso o civile. Inoltre la coppia contemporanea è naturalmente ormai slegata da stereotipi di genere, il matrimonio omosessuale è un evento sempre più frequente, forse ancora più amato e sentito proprio perchè frutto di una lotta durata tanto tempo, sicuramente troppo. Tante coppie sono di nazionalità mista, non pochi gli italiani che sposano europei o extraeuropei e che decidono di festeggiare il matrimonio in Italia. Sul nostro blog abbiamo già scritto della nuova tendenza in crescita del wedding tourism, cioè della scelta di tanti stranieri di scegliere l’Italia come cornice del matrimonio. Noi ne abbiamo conosciuti tanti nonostante Piacenza non sia una delle destination wedding, ma sono tanti i piacentini nel mondo e altrettanti quelli affezionati alla notra terra e che sono fieri di invitare a casa ospiti lontani. In questo caso spesso gli sposi sono già uniti civilmente in un altro paese ma attendono di essere a casa per festeggiare con le persone che contano davvero per loro. Sarebbe interessante inoltre avere a disposizioni dati statistici sul numero di invitati, su questo non abbiamo un’idea precisa su cosa avvenisse negli anni passati, ma tra i nostri clienti il numero varia dai 60 ai 120 circa. Non mancano le eccezioni! Chi si sposa con una decina di amici intorno, chi invece non trova una location abbastanza capiente per la folla che hanno voluto invitare tutta insieme.

 

Parliamo ora di tendenze di stile nel campo floreale! Intramontabile il matrimonio in bianco, elegante e raffinato. Il romanticismo premia invece le tonalità pastello del rosa cipria e del lilla. Non mancano i temerari che osano con il bordeaux, rosso, ciliegia. Raro il giallo, ma in una stagione non manca mai, perchè luminoso e giovanile. Sempre più amato l’azzurro dell’oxypetalum e della speronella. Noi invece siamo specializzati in miscele di essenze floreali senza regole o limiti di colore, la gamma di colori spazia dai colori caldi ai freddi come in un vero arcobaleno. Freestyle, è questa la vera nuova tendenza, rendere le creazioni floreali il più spontanee possibili, come se fossimo di fronte a un prato fiorito, un roseto rampicante, un sottobosco e come piace dire a noi… come se fossero nati così da soli.

Ma al di là di statistiche e mode, al di là di tutte le frivolezze che potremmo raccontarvi, ci sta l’amore, quello duro e faticoso che si conquista ogni giorno. C’è l’emozione negli occhi dello sposo quando la sposa arriva, che si illuminano e si inumidiscono di lacrime leggere, c’è la mano della sposa che trema quando deve infilare quell’anello al dito e infine ci sono due persone che tornano a casa diverse, sanno di volere con tutte le forze che questo amore duri per sempre e che sanno che quello è e sarà il giorno più bello della loro vita.

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SOS

SOS

Operazione rinnovo balconi

ANCHE SUL BALCONE VALE LA REGOLA “POCHE MA BUONE!”. ECCO ALCUNI CONSIGLI PER LA SCELTA DELLE PIANTE PER IL VOSTRO ANGOLO VERDE

È ufficialmente iniziata la stagione in cui chi ha un angolo verde in giardino o in terrazzo, si dedica a rinnovare vasi e aiuole con nuove piante e fiori. Normalmente si comincia con il classico giro di rito in vivaio per scegliere di persona la varietà che più ci piace, ma quest’anno ahimè, come ben sappiamo, non è possibile perché nella nostra città i vivai restano chiusi al pubblico. Al tempo del COVID19 e della delivery revolution quindi, ci si adatta con ordini online e consegne a domicilio. Mai come in questo caso dunque ci si deve affidare al consiglio di qualcuno in questa delicata fase di rinnovo del balcone.

Ecco alcuni dei nostri consigli: consiglio numero uno… non puntate tutto sui fiori! Le piante a fioritura stagionale ci attirano come le api, con i loro colori intensi dalla bellezza folgorante e sfacciata ma attenzione, rischiamo di ritrovarci con un pugno di mosche. Molto meglio mescolare anche varietà perenni tra arbusti, tappezzanti e ricadenti per mantenere l’aspetto del nostro balcone vivo anche quando il fiorellino di turno ha deciso di abbandonarci. Quindi avanti con sedum, semprevivi, Muehlenbeckia, Abelia, Leucothea, Photinia e Nandina varietà nane, Evonimo e Cotoneaster. Attenzione invece con le aromatiche, soprattutto in vaso non danno il meglio di sè, quindi meglio non sopravvalutarle se non si ha la possibilità di metterle in piena terra al sole.

Indicazione fondamentale per la scelta è l’esposizione del proprio spazio verde, in pratica quante ore di sole diretto riceve… in completa ombra dovremo rinunciare a fioriture straordinarie ma avremo invece meno problemi di irrigazione nei mesi caldi e poi Ortensie e Camelie staranno benone , mentre invece a sud si dovrà rinunciare a vasi troppi piccoli come le classiche “balconette” perché sarebbero troppo sensibili alla temperatura e rischiamo di ritrovarci con un deserto invece che con un’oasi verde, ma le dipladenie e i solamum invece daranno il meglio di sè regalandoci abbondanza di fiorì tutta estate anche sotto il sole a picco. Anche il basilico ama il sole e che bontà il pesto fatto in casa. La Dimorphoteca o Margherita d’Africa altra bella scoperta per i balconi assolati, così come i Gerani e le Potunie. Per non parlare dell’Aloe!!!

Diciamo che sull’aloe pero Dobbiamo mettere in guardia perché esiste un vero è proprio fenomeno che colpisce chi si approccia inconsapevole alla sua coltivazione. L’aloe è talmente resistente e prolifica che darà vita ad una moltitudine di piantine “figlie”che andranno prelevate per non far soffocare la pianta madre. Ma solitamente queste non vengono gettate ma trapiantate… risultato??? Dopo un anno o due il balcone sarà completamente pieno di vasi di aloe e si inizierà a regalarle a chiunque ma anche questo non basterà e la fine sarà l’invasione totale, uomo avvisato mezzo salvato!

Non lasciatevi scoraggiare dai fallimenti ma cercate di imparare dagli errori, se in passato il giardinaggio non ha dato buoni risultati potremmo aver scelto le piante solo in base all’estetica oppure non aver irrigato a sufficienza, oppure aver annegato le radici per un mancato corretto drenaggio… non importa, ciò che importa è non liquidare tutto con la frase “non ho il pollice verde” ma riprovarci, magari senza voler strafare ma con una scelta limitata e accurata, anche sul balcone vale la regola “poco ma buono”! Contattateci per un suggerimento e per ordinare le vostre piante, saremo felici di darvi una mano!

BONSAI 1024 671 kado flower farm

BONSAI

GRANDE RITORNO

Bonsai

NEL NOSTRO PICCOLO, SIAMO DIVENTATI PUNTO DI RIFERIMENTO A PIACENZA. PERCIÒ, DOPO PIÙ DI UN ANNO, SIAMO FELICI DI PROPORRE DI NUOVO I BONSAI

Il nostro percorso sulla Via del Bonsai è cominciato qualche anno fa, all’inizio ci ha letteralmente rapito con grande forza! E’ stata un’attrazione magnetica, come se i Bonsai fossero un naturale proseguimento della nostra attività legata ai fiori. Abbiamo sentito subito quest’arte affine alla nostra sensibilità e sapevamo che i nostri clienti avrebbero apprezzato questo enorme impegno. Sì perchè si tratta di un’arte legata a profonde conoscenze sia tecniche e botaniche, che culturali e storiche. L’entusiasmo non è mancato e chi ci segue sa degli sforzi fatti, corsi di formazione, due mostre bonsai all’attivo e la creazione di una rete tra appassionati che operano sul nostro territorio. Non ci sono stati solo successi, anzi! Abbiamo scoperto che la vendita dei Bonsai presenta tante insidie e quando abbiamo affrontato il trasloco, la decisione è stata quella di sospenderne la vendita. Ma il vostro interesse non si è fermato, eravate tanti ad entrare in negozio e chiedere di vederne alcuni e la nostra frustrazione era tanta nel dovervi deludere. Abbiamo potuto constatare che, nel nostro piccolo, eravamo diventati un punto di riferimento su Piacenza, non è infatti facile trovare piante di qualità e soprattutto non è facile trovare qualcuno che sappia condurre per mano chi dimostra un interesse particolare e che non vuole acquistare con superficialità.

Ma finalmente, dopo più di un anno, siamo strafelici di ricominciare! KaDò torna ad essere la casa dei Bonsai! Sono tornati e hanno trovato spazio nel nostro cortile sul retro, per ora un po’ disordinato e affollato ma che è felice di accoglierli, c’è posto anche per loro. La nostra scelta si orienta su piante molto resistenti, amiamo le piante da frutto e abbiamo un debole per ulivi e querce.  Evitiamo piante troppo piccole e giovani senza pregio estetico coltivate solo per “la vendita”. Non ci rivolgiamo nemmeno al collezionista naturalmente, i pezzi rari e costosi li lasciamo ai veri esperti. Conosciamo i nostri limiti ma non vogliamo che l’arte Bonsai sia “per pochi”, ma che ognuno possa avvicinarsi con il nostro stesso entusiasmo, quello che ci ha guidato fin dall’inizio. Perciò cerchiamo di non essere sbrigativi con chi chiede dei Bonsai, ma anzi di dedicare il tempo sufficiente per far capire che cosa si sta acquistando. Si tratta di una vendita “lenta” che a volte esula dalle logiche del commercio tradizionale, ma noi sappiamo che il nostro lavoro non è solo commercio, siamo spinti dall’impegno nella diffusione della cultura legata ai fiori, alle piante e al benessere che ne deriva.

Non resta che invitarvi a vedere i nostri piccoli amici e augurarvi buon “BONSAI-dò” (il Cammino del Bonsai)

TRA UN ANNO SPOSI 1024 671 kado flower farm

TRA UN ANNO SPOSI

TRA UN ANNO SPOSI

La wedding stationery

IL COORDINATO CARTACEO È IL PUNTO DI PARTENZA NELL’INDIVIDUAZIONE DELLO STILE DEL MATRIMONIO. ABBIAMO CHIESTO ALLA WEDDING PLANNER, MARIA CONFALONIERI

Ormai la stationary sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’organizzazione del matrimonio e non esageriamo dicendo che abbia quasi conquistato il podio nella checklist degli sposi ad un anno dall’evento! Ma che cos’è esattamente e perchè è tanto importante? Abbiamo fatto queste e altre domande a Maria Confalonieri, titolare di Bimbaregina Atelier che opera a Piacenza e Forte dei Marmi. Maria oltre ad essere una professionista è una amica e trascorrere il tempo con lei lavorando ad un progetto si trasfroma sempre in vivaci risate e buon umore. Chi meglio di lei poteva introdurci alle tante curiosità su questo tema. Cominciamo dall’inizio, Maria ci spiega che “per Wedding Stationary si intende il coordinato grafico cartaceo dell’evento; nel dettaglio le partecipazioni,  il tableau de Mariage, il menù, i tag delle bomboniere, i libretti Cerimonia (eventualmente anche civile) e i biglietti di ringraziamento. Si tratta di un elemento utilissimo per garantire una vera e propria personalizzazione dell’evento. Selezionando il materiale cartaceo, che si può toccare con mano per conoscerne le texture, si arriva poi all’individuazione della giusta palette colori dell’evento. Il coordinato cartaceo è per me il punto di partenza fondamentale nella realizzazione della moodboard e nell’individuazione dello stile“.

Perciò è facile capire che è necessario dedicarci tempo e cura perchè l’originalità e la personalizzazione dell’evento sono il risultato di un lavoro accurato che parte proprio dal progetto cartaceo. Maria aggiunge “dalla moodboard ispirazionale prende forma tutto l’evento. In più quel prodotto è importantissimo perché è destinato agli invitati. Ed è proprio a loro che gli sposi, attraverso gli inviti, devono iniziare a svelare lo stile di cui si vestirà il loro giorno più importante”. Come potrete immaginare anche in questo campo ci sono stili, mode e novità, Bimbaregina Atelier lavora ultimamente con la doratura a caldo, attraverso la quale alcuni elementi grafici vengono impreziositi da oro, oro rosa o bronzo.

Questo elemento impreziosisce gli inviti e le partecipazioni ma anche i menu sulla mise en place e il tableau de mariage. Inutile chiedere che tipo di carta vada per la maggiore, la parola d’ordine è assoluta personalizzazione e non mancano le possibilità “Il lavoro artigianale richiede molta cura e molte ore di lavoro ma il risultato è speciale. La scelta del cartoncino è un elemento altresì fondamentale. Ormai sul mercato è possibile scegliere un’ampia gamma di prodotti. Le opzioni su palette colori, grammatura, goffrature e lavorazioni del cartoncino sono ormai innumerevoli. Saper calibrare i giusti elementi per la miglior attuazione dello stile scelto è il segreto per un lavoro sapiente”. Il progetto più strambo che ha realizzato Maria? Inviti a forma di cappello e involucri personalizzati per tavolette di cioccolato per un compleanno a tema “La Fabbrica di Cioccolato”. Le abbiamo chiesto anche se ci sono stati progetti che non ha amato, ma Maria è attenta e non si è sbilanciata, preferisce parlare di ciò che ama, progetti che nell’insieme mantengono una linea pulita e fine a prescindere dalle grafiche e dai colori scelti. Progetti semplici ma preziosi e che rimangono impressi nella memoria di chi li riceve. In fondo non è questo lo scopo di una stationary ben riuscita?

#NOFLORALFOAM 1024 671 kado flower farm

#NOFLORALFOAM

HASHTAG

Cosa si nasconde dietro #NOFLORALFOAM

LETTERALMENTE “SENZA SPUGNA FLOREALE”, STA AD INDICARE TECNICHE ALTERNATIVE ECOLOGICHE PER IL FLOWER DESIGN

Vi è mai capitato di leggere nella didascalia ad un post instagram #nofloralfoam? Ai più attenti di sicuro non sarà sfuggito ma a pochi sarà chiaro il significato. E’ un concetto famigliari ai più fanatici del settore, quelli che “innovazione a tutti i costi”… e noi siamo tra quelli. Vi spieghiamo in parole spicciole di cosa si tratta. Letteralmente si traduce come “senza spugna floreale” e si riferisce a tutte quelle creazioni con i fiori eseguite senza l’uso della spugna per fioristi. La spugna per fioristi ha rivoluzionato il commercio dei fiori, è un materiale rigido ma morbito e leggerissimo, ma caratteristica fondamentale è idrofilo e assorbe una enorme quantità d’acqua mantenendo freschi i fiori a lungo. Le sue caratteristiche meccaniche consentono di mantenere i fiori nella posizione desiderata, inoltre il trasporto delle creazioni floreali stesse è facilitato perchè non si ha acqua libera di uscire dai contenitori. Visti i tanti aspetti positivi di questo incredibile materiale, perchè farne a meno? Semplice… si tratta di un materiale sintetico non biodegradabile, non riutilizzabile e non differenziabile. La sensibilità al tema ambientale dei clienti e degli addetti al settore ha visto negli ultimi anni una attenzione sempre maggiore agli aspetti non sostenibili legati al commercio di fiori, quali l’impatto ambientale che ha la loro coltivazione e il loro trasporto sulle lunghe distanze, ma non solo. Anche la fase finale vede un impatto ambientale dovuto alle enormi quantità di materiale sintetico utilizzato per il confezionamento. Il tentativo di eliminare o per lo meno ridurre la quantità di spugna si inserisce in questa linea virtuosa e suscita sempre più interesse. Le tecniche no floral foam sono principalmente due, l’uso di rete metallica e l’uso di kenzan. Entrambi sono strumenti che consentono in pratica di sostenere i fiori e mantenerli in posizione, ma in questo caso saranno con lo stelo libera in acqua, pertanto anche il design dei vasi e dei contenitori dovrà essere adeguato, soprattutto nel caso in cui i fiori debbano essere trasportati. La rete metallica ha come peculiarità la possibilità di sostenere composizioni di grandi dimensioni in sospensione, tendenza molto apprezzata negli allestimenti dal concept moderno. Inoltre può essere riutilizzata all’infinito. Il kenzan invece proviene dall’antica tradizione dell’arte ikebana giapponese, si tratta di pettinini di spilli verticali con una base pesante che ancora la composizione al fondo del contenitore. Oltre a poter essere riutilizzato all’infiinito, la sua peculiarità è quella legata all’estetica minimale ed eterea orientale, che valorizza il contenitore come manufatto di pregio e l’acqua che può essere ammirata come elemento protagonista della composizione. Ne abbiamo parlato dettagliatamente nell’articolo “kenzan: alla riscoperta di tecniche dimenticate“. Consci dei limiti di queste tecniche, ci impegniamo da sempre a incentivarne la diffusione quando possibile, negli allestimenti matrimoniali non è raro che si riesca ad evitare interamente l’uso di spugna e dedichiamo due workshops a queste tecniche alternative per far apprezzare anche ai nostri clienti le loro potenzialità. Se siete giunti a leggere fin qui, siamo sicuri che anche voi siate tra i fanatici dell’innovazione e che abbiate apprezzato questo breve excursus.